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Cosa si intende per brand awareness?

Per brand awareness si intende la conoscenza del marchio, ossia il livello di gradimento che i consumatori mostrano nei confronti di un brand. 

È composto da diversi fattori, che hanno come intento quello di fissare nella mente dei consumatori uno specifico marchio, in modo che si la prima opzione durante l’acquisto di un prodotto o servizio. 

Praticamente, più è alto il brand awareness, più la redditività aziendale aumenta. Ciò accade perché maggiori clienti significa più fatturato.

Come costruire il brand awareness?

Fare brand awareness significa investire tanto inizialmente, coi risultati concreti a livello economico che potrebbero tardare ad arrivare. Ci sono tre strategie di brand awareness utili per iniziare a costruire la consapevolezza del marchio: 

  • Sfruttare la pubblicità economica: per fortuna non è più necessario al giorno d’oggi investire tanto per farsi pubblicità. Con Internet le aziende possono farlo spendendo qualche centinaia di euro al mese, riuscendo a colpire direttamente il target di destinazione. Per costruire e aumentare la visibilità del marchio, è necessario adottare il SEM (Search Engine Marketing), composto da un insieme di attività. Altro strumento efficace è il SMM (Social Media Marketing), con cui costruire il brand awareness tramite i social network. 
  • Creare e condividere contenuti utili: un altro strumento potente per costruire brand awareness e brand identity è la SEO (Search Engine Optimisation). Con essa è possibile posizionare online i contenuti per essere indicizzati dai motori di ricerca. Brand awareness obiettivo? Cercare di posizionarsi nelle prime posizione della SERP, ossia più in alto possibile nei risultati di ricerca. La condivisione dei contenuti SEO non deve essere vista soltanto nell’ottica della pubblicazione di contenuti perfetti a livello tecnico, ma nella loro capacità di fornire ai potenziali clienti tutte le informazioni di valore. Per rendere riconoscibile un marchio, il contenuto deve essere di qualità e interessante. 
  • Passaparola: può essere una tecnica anacronistica, ma è ancora molto efficace per il brand awareness. Per prendersi cura del passaparola, bisogna iniziare mettendo al centro la soddisfazione della clientela. Se saranno entusiasti dell’esperienza fatta tramite il prodotto o il servizio, parleranno ad altri positivamente del brand. 

Brand awareness: come si misura

Per misurare il brand awareness si usa la Piramide di Aaker, creata dall’economista statunitense David Aaker. Si tratta di un modello che aiuta a comprendere il livello in cui si trova il brand. La piramide divide in 4 step la conoscenza dei consumatori verso un determinato brand: 

  • Non conoscenza: i brand appena nati e che stanno iniziando la loro scalata al successo non sono conosciuti. Una cosa scontata, ovviamente!
  • Conoscenza superficiale: il brand sta tentando di ritagliarsi spazio all’interno del mercato. Non è particolarmente forte, ma i clienti iniziano ad avvicinarsi oppure iniziano a conoscerlo, anche se superficialmente. In altre parole, è la fase in cui il cliente ha sentito nominare il brand, ma non è totalmente consapevole di ciò che propone e delle caratteristiche del brand identity. 
  • Conoscenza approfondita: in questa fase i consumatori conoscono in modo approfondito il brand e sanno quali sono i suoi tratti principali. Lo considerano come un player fondamentale nel proprio settore, ma è ancora presto per poter primeggiare su brand affermatissimi. Comunque è già importante che il brand identity è riuscito a imporsi, un traguardo sempre difficile da raggiungere. 
  • Top of mind: il brand che arriva al quarto step significa che è riuscito a entrare nell’Olimpo dei grandi marchi. I brand che vengono annoverati nella top of mind e che hanno una grande awareness sono quelli che viaggiano a velocità allucinante, re incontrastati del loro settore di mercato. In altre parole, sono i marchi che vengono subito in mente ai consumatori quando devono acquistare un prodotto o servizio. 

Come migliorare la percezione del brand

Per migliorare la percezione del brand da parte dei consumatori bisogna soltanto dare vita a campagne di marketing specifiche. Questa attività va legata necessariamente a un lavoro SEO perfetto e senza sbavature. 

Tutto inizia dall’individuare le parole chiave principali e più ricercate sui motori di ricerca per poi creare contenuti di qualità inserendo appunto le keyword. In poco tempo, la visibilità del brand avrà una notevole impennata. 

Particolarmente utile potrebbe essere creare un calendario editoriale con cui stabilire tempi e modi di rilascio di contenuti agli utenti, come consigli, soluzioni, guide, articoli scritti da professionisti di un settore specifico.

Esistono svariati modi per creare contenuti, sempre però con l’intento principale di attirare maggiore pubblico e far crescere l’attività. 

Se la notorietà del brand arriva a livelli notevoli, il lavoro che andrà poi svolto avrà una crescita enorme. Di conseguenza, i guadagni aumenteranno. Questo è un motivo che spiega perché il brand awareness non deve mai essere sottovalutato.

Ovviamente, la piramide di Aake va sempre tenuta in considerazione e deve essere un punto di riferimento quando bisogna individuare dove si è arrivati. 

Una volta che il lavoro sul livello di conoscenza sarà completato, allora si potrà dare vita a una comunicazione sempre più efficace per far crescere la reputazione del brand positivamente (leggi qui perché può essere fondamentale una consulenza per blog aziendale).